PROGETTO
VILLA SINGOLA
RELAZIONE TECNICA
Premessa
Il progetto per la costruzione della villetta unifamiliare, rappresenta la sintesi di tutte le esigenze formulate, ai progettisti, dai coniugi committenti.
L’edificazione è subordinata alla preventiva approvazione di Piano Particolareggiato o P.L. da redigere secondo gli schemi indicativi previsti nel Piano dei servizi. Il lotto interessato dal progetto in parola rientra nella lottizazione di via S. Afra.
Il Progetto
L’intervento previsto, cui si riferisce la presente relazione, prevede la realizzazione di una villetta unifamiliare residenziale, con porzione di uffici. Vista l’ubicazione del lotto (prospiciente due vie comunali), si è previsto un ingresso carraio ed un pedonale da via S. Afra ed un ingresso pedonale dalla strada di lottizzazione.
La una nuova costruzione si distingue per la chiara suddivisione in due netti volumi. Questi si sviluppano, entrambi su due piani fuori terra ed uno interrato. Al piano interrato sono individuati gli accessori, cantine, ripostigli ed archivio oltre alle autorimesse, mentre al piano terra è ubicata la zona giorno e la zona ufficio con ingresso indipendente dal porticato e da via Malpensa. Il piano primo è totalmente destinato a zona notte.
Ad eccezione del primo orizzontamento (copertura del piano interrato) realizzato con solaio il lastre prefabbricate, sia i solai intermedi che la copertura, sono progettati in legno a vista.
La nuova costruzione è circondata da un ampio spazio verde opportunamente arredato a giardino, marciapiedi e scivolo per l’accesso al piano interrato.
La struttura portante dell’edificio è pensata con muratura portante dello spessore di cm. 30 in termolaterizio, per la porzione fuori terra, mentre la parte interrata verrà realizzata in cemento armato. Le murature perimetrali del volume fuori terra, sono internamente rivestite da isolante minerale opportunamente dimensionato e tavolato dello spessore di cm. 8.
Il tutto realizzato nel rispetto della vigente normativa in materia di contenimento del consumo energetico. L’introduzione della certificazione energetica degli edifici, prevista dal D.Lgs 192 del 19 agosto 2005, il quale, a sua volta rappresenta la prima fase del recepimento a livello nazionale della Direttiva Europea sul Rendimento Energetico nell’Edilizia, ha dato un’impronta importante alla sostenibilità edilizia nel nostro paese. Il cammino verso un’architettura realmente sostenibile è essenziale perché virtuosa, in quanto volto a migliorare, insieme al rendimento energetico degli edifici, la qualità della vita della collettività che in essi abita, vive e lavora. Lo scopo è quello di rendere i manufatti edilizi veri e propri organismi che operano uno scambio energetico con l’ambiente, adottando adeguate tecnologie sostenibili: fotovoltaico, cogenerazione, pannelli radianti, involucri isolanti, vetri ad elevate prestazioni, inoltre si prevede la raccolta delle acque meteoriche per il successivo riutilizzo non vincolato alla potabilità delle stesse (w.c., irrigazione aree verdi ecc.).
Anche il dimensionamento strutturale è stato pensato seguendo le direttive in materia di costruzioni in zona sismica, prestando soprattutto attenzione a all’importanza che la nuova norma attribuisce alla regolarità strutturale, chiamando in causa non solo la progettazione delle strutture (troppo spesso ridotta a mero “calcolo”) ma l’impostazione complessiva del progetto, a partire dalle forme architettoniche.
La normativa distingue la regolarità in pianta da quella in elevazione, adottando provvedimenti diversi, sulla modellazione e sul fattore di struttura, atti a contrastare gli effetti negativi che i diversi tipi d’irregolarità producono sul comportamento sismico di una struttura.
Pur se appare difficile fornire criteri semplici e oggettivi per definire la regolarità in pianta e in elevazione, le nuove norme propongono criteri quantitativi di tipo geometrico e meccanico, che sicuramente servono a guidare le scelte progettuali architettoniche.
La composizione architettonica si è concentrata con l‘individuazione dei due semplici ma distinti volumi, di cui il primo rivolto a sud con un’unica falda sufficientemente grande da ospitare sia i pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria, che quelli fotovoltaici, il secondo, con orientamento est-ovest è caratterizzato dal doppia falda con ampio porticato rivolto verso il fronte est, sotto il quale è ubicato l’ingresso indipendente alla zona uffici.
Oltre al portico di cui sopra, verrà realizzato un ulteriore portico con orientamento verso sud.
Tutto ciò contribuisce a dare una immagine di moderata classicità, che, peraltro, caratterizza l’architettura delle vecchie case presenti in queste zone.
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