PROGETTO
VILLA SINGOLA
CONCORSO DI IDEE
“UN GUSCIO PER VIVERE IN ARMONIA”
RELAZIONE ILLUSTRATIVA
Introduzione
Per assicurare una buona qualità della vita alla nostra ed alle future generazioni , è diventato imprescindibile il concetto di sviluppo sostenibile rispetto alle risorse del pianeta. La sua applicazione nell’architettura, nell’urbanistica e nella gestione del territorio riguarda tutti gli operatori coinvolti: politici, committenti pubblici e privati, urbanisti, architetti, ingegneri, paesaggisti, enti di controllo, industrie, imprenditori e maestranze. La diffusione ed il successo della qualità ambientale nell’ambito del costruire sono legati alla stretta collaborazione tra tutti questi interlocutori, la quale consente di mettere a disposizione le proprie competenze per provare a rispondere alle aspirazioni degli utenti, contribuendo così all’ampliamento dei reciproci saperi.
Tener conto dei vincoli ambientali nelle attività di costruzione ha implicazioni sociali, ecologiche ed economiche. Auspichiamo quindi che divenga un processo globale, oggettivo e razionale anche nella realtà italiana.
Lo scopo di questa nostra partecipazione al concorso di idee é quello di contribuire a fornire elementi di risposta a coloro che cercano delle proposte per realizzare il loro desiderio di costruire “in un altro modo” .
Nel definire i confini di ciò che si dice essere “architettura sostenibile” si evidenziano due atteggiamenti opposti, che potremmo sintetizzare in higt tech e low tech e che rappresentano gli estremi di un vasto campo di sperimentazioni e percorsi di ricerca.
Tra questi due filoni si colloca la nostra proposta per concorso relativo alla progettazione di una unità unifamiliare a un piano mediante l’individuazione di una cellula elementare che, opportunamente aggregata, possa originare diversi ed articolati organismi edilizi in linea o ad uno o più piani.
Il criterio progettuale adottato è stato quello della flessibilità nella misura in cui si possono garantire diverse configurazioni di pianta (negli elaborati di progetto per ragioni di spazio viene illustrata una sola soluzione), affinché l’utente possa scegliere l’organizzazione spaziale che ritiene più adatta al proprio modo di abitare. L’abitare infatti è da noi concepito come la possibilità, quasi il diritto, per l’uomo, di identificarsi con un luogo ed é dunque compito dell’architettura disporre tutti gli elementi, nella forma in cui ne dispone, affinché quest’identificazione avvenga. Questa possibilità è garantita dal posizionamento di partizioni interne mobili mentre la funzione strutturale è assolta interamente dall’“involucro” esterno nel quale si concentrano anche le canalizzazioni in modo da non vincolare la fruibilità e la flessibilità dello spazio interno. In via eccezionale la struttura può essere coadiuvata da pilastri in ferro eventualmente posizionabili nelle pareti di partizione.
Lo sviluppo perimetrale esterno é modulato sulla misura del pannello muro Plastbau3 affinché siano ridotti al minimo gli sprechi di materiale e i tempi di posa in opera.
L’abitazione si articola in modo da dialogare con l’ambiente esterno attraverso ampie vetrate apribili che affacciano sul giardino o verso eventuali elementi naturali caratterizzanti il sito. Esse sono precedute da uno “spazio filtro” dotato di ante che fungono da brise-soleil e da chiusura di sicurezza lasciando che l’abitante abbia l’impressione di trovarsi all’interno di un guscio di protezione. Questo spazio di mediazione consente di stare seduti all’aperto in un luogo protetto e di ampliare ed aprire lo spazio del soggiorno sull’esterno.
La connessione con l’ambiente naturale è ricreata artificialmente attraverso l’elemento della vasca d’acqua che costituisce lo sfondo e l’accompagnamento attraverso gli spazi collettivi della casa. La struttura della vasca non offre all’abitante solo una relazione visiva con l’acqua ma si lascia “fruire”, attraversare, offre momenti per sostare.
La copertura si configura come un tetto giardino che fonde l’unità abitativa con l’intorno. Nella tipologia pluripiano in linea vengono riproposti gli stessi accorgimenti adottati per la tipologia unifamiliare, ad eccezione del vuoto del patio che ospita invece il vano di distribuzione ai vari piani. Quest’ultimo è interamente vetrato per creare nuovamente una zona di filtro tra l’abitazione e l’ambiente esterno con il quale si instaura una continuità visiva nel momento dell’accesso alle singole residenze.
Viene inoltre proposta un’ulteriore soluzione aggregativa in linea, in modalità “duplex”, destinata a nuclei familiari di giovani ancora in crescita che, a partire da un nucleo originario di 45 mq al piano terra, possa svilupparsi in altezza con il mutare delle esigenze abitative.
La soluzione tecnologica adottata per il muri perimetrali è quella del tipo Plastbau3 con elementi cassero autoportanti coibentati con polistirene espanso sinterizzato e con all’interno il traliccio metallico. Per quanto riguarda i solai si utilizza invece il Plastbau Metal e per le partizioni i pannelli divisori armati Poliespanso. Tutte le finiture quali pannelli di rivestimento delle partizioni interne, pavimenti esterni e interni, porte e infissi saranno realizzati in legno con materiale con marchio “Forest Stewardship Council” che garantisce la provenienza da foreste gestite in modo sostenibile.
Sono previsti intonaci di rivestimento in calce idraulica che garantiscono la traspirazione alla muratura. Il tetto verde a prato, oltre ad una scelta progettuale si rivela un accorgimento che consente di migliorare la condizione di isolamento termico dell’edificio, contribuendo all’eliminazione di gas serra e alla riduzione dei consumi energetici. Inoltre l’evaporazione dell’acqua trattenuta dal terreno aumenta l’umidità dell’aria raffrescandola ed abbassando il livello delle polveri sospese.
Sul tetto sono collocati 12 mq di pannelli solari che coprono le esigenze di riscaldamento delle acque destinate ad usi sanitari e saturano il fabbisogno termico dell’impianto di riscaldamento/ raffrescamento a pannelli radianti a pavimento. Sempre in copertura si trovano 24 mq di pannelli fotovoltaici destinati a fornire elettricità all’edificio e ad alimentare piastre elettriche ad induzione ed altri elettrodomestici di uso corrente. Infine l’approvvigionamento dell’acqua potabile è limitata alle sole applicazioni indispensabili mentre per le altre esigenze verrà utilizzata l’acqua meteorica raccolta nelle vasche di accumulo interrate nel giardino. Le vasche a cielo aperto invece hanno, oltre alla funzione estetica, il fine di migliorare il microclima.
Per concludere, auspichiamo che il nostro progetto architettonico si possa collocare in una più ampia logica che si sintetizza in questa affermazione:
“Il concetto di sviluppo sostenibile esprime una presa di coscienza dei rischi ambientali, ma è anche il progetto di una società che cerca di conciliare criteri ecologici, economici e sociali.” (da D. Gauzin-Muller, Architettura sostenibile, Edizioni Ambiente, Milano, 2010)
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