PROGETTO
KIMFIELD SCHOOL
Concorso di architettura per edilizia scolastica ripetibile in diversi contesti ed aree geografiche differenti
Il progetto che proponiamo per la realizzazione delle Kymfield Schools risponde ad alcuni criteri fondamentali:
– Elevato livello di prefabbricazione
– Uso di materiali ecocompatibili, riproducibili appartenenti alla tradizione locale
– Alta efficienza energetica
– Sfruttamento delle risorse energetiche rinnovabili
– Integrazione nel paesaggio e dell’architettura locale
Informazioni
L’idea fondamentale è quella di creare un progetto costituito da un’aggregazione di elementi semplici, grazie all’accostamento di strutture modulari indipendenti costituite da 2 aule, un alloggio per i docenti, un locale per i bagni e uno per i locali tecnologici.
L’organizzazione della scuola per volumi separati richiama la struttura dei villaggi rurali, con le capanne che si affacciano su uno spazio collettivo. Questo spazio, dedicato al gioco e ad attività ricreative è ombreggiato da “alberi”, apribili come ombrelloni, che stilizzano le forme delle acacie della savana creando un luogo confortevole e dinamico per i bambini. Tra le aule sono stati ricavati degli spazi all’aperto, più raccolti, che possono essere utilizzati per attività didattiche o relative al singolo gruppo classe, in intimità rispetto allo spazio collettivo centrale. La disposizione delle funzioni ha tenuto conto dei punti cardinali oltre alla compatibilità tra le attività. Le aule si aprono infatti con ampie vetrate a nord mentre risultano totalmente chiuse verso sud, l’aula docenti è posta vicino all’ingresso, posizione dalla quale si può garantire un efficace controllo sugli accessi.
Per i singoli edifici abbiamo immaginato un modulo tipo, delle dimensioni di un container (2,4×6,0x2,8 m), trasportabile attraverso trasporto ordinario via nave, treno o autotreno. Il modulo è telescopico in senso verticale e orizzontale grazie alla presenza di profili metallici telescopici che,consentono di sollevare le pareti ricreando un ambiente interno pronto per essere utilizzato dai bambini. I container delle aule trasportano all’interno anche l’arredo, l’alloggio per gli insegnanti invece contiene già le zone umide della cucina e del bagno in modo che possano essere direttamente e facilmente allacciate al sistema di smaltimento. I moduli sono stati dotati di finestre a nastro nella parte superiore per consentire la ventilazione naturale e la fuoriuscita del calore. I serramenti sono già predisposti nella struttura. La struttura dei moduli è assemblata con materiali che la rendano il più possibile leggera: argilla per i tamponamenti e profili cavi in acciaio per l’intelaiatura. Nelle pareti è già predisposto l’impianto elettrico. Nella sala insegnanti si sono volute aggiungere delle aperture anche nella parte bassa per consentire di vedere all’esterno dagli ambienti interni, nonostante la presenza delle aperture nella parte alta. Per rendere ugualmente funzionante la struttura del modulo si è pensato di lasciare nelle pareti i fori sui quali verranno montati i serramenti già completamente assemblati. Per isolare ulteriormente i moduli si è pensato di adottare un sistema molto semplice di schermatura con un graticcio modulare, applicabile semplicemente in situ, che possa poi essere riempito di sacchi di terra creando così la massa termica necessaria ad isolare la struttura dal calore. Riteniamo che il fatto di completare la costruzione con questo involucro esterno possa essere positivo sia da un punto di vista economico, in quanto consente di trasportare una struttura leggera non gravata dal peso dell’isolamento, sia da un punto di vista sociale poiché permette alla manodopera locale di prendere parte alla costruzione della scuola che diventa così parte integrante del processo di sviluppo del territorio rurale.
La semplicità di assemblaggio garantirà una facile e corretta esecuzione del lavoro anche da parte di manodopera non specializzata, contribuendo ad ampliare il knowhow nel rispetto della tradizione locale. La scelta della terra, che è un ottimo isolante termico soprattutto nelle zone in cui è necessario avere massa termica, è anche un materiale sostenibile e tipico dell’architettura rurale africana, insieme al legno e alle canne. La trama del graticcio, oltre a servire da contenimento per i sacchi di terra ricrea anche una sorta di decorazione che ricorda i motivi geometrici usati negli edifici pubblici.
La semplicità e rapidità di esecuzione contraddistinguono anche il sistema di ombreggiamento esterno, costituito da un insieme di alberi che si aprono con un sistema analogo a quello di un ombrellone.
Sempre nell’ottica della prefabbricazione abbiamo predisposto i servizi igienici in un container esterno al fine di concentrare le zone di scarico verso il serbatoio di accumulo e di depurazione delle acque.
I locali tecnologici sono anch’essi già attrezzati e pronti al funzionamento, è necessario solo il collegamento degli impianti. Il container tecnologico è diviso in quattro spazi distinti. Il primo è dedicato all’energia elettrica e contiene il server per utilizzare l’energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici e dai rotori eolici collocati sulle coperture e sugli “alberi”. All’interno dello stesso locale sono presenti anche il quadro elettrico generale, una batteria e un generatore per supplire alle carenze elettriche. Il secondo contiene il serbatoio di accumulo dell’acqua potabile proveniente dal pozzo, un dispositivo per la potabilizzazione dell’acqua e l’autoclave per mantenere in pressione la rete di adduzione dell’acqua. Il terzo contiene un dispositivo per la telecomunicazione e la trasmissione dati affinché la scuola sia connessa alla rete internet per poter monitorare i sistemi tecnologici della scuola anche a distanza e così pianificare gli eventuali interventi su di essi. Questa possibilità ha anche una valenza didattica e comunicativa poichè permette di veicolare qualsiasi tipo di informazione alla popolazione locale, per esempio in materia di igiene, sicurezza, produzione agricola. L’ultimo locale é infine adibito a magazzino.
Questo progetto vuole essere un fattore di novità e sviluppo per la popolazione locale, nel profondo rispetto per la tradizione, il paesaggio e l’ambiente. L’uso del colore e delle forme stilizzate ha come obiettivo la creazione di un ambiente che risulti a misura di bambino e allo stesso tempo trasmetta allegria e serenità a tutti gli utenti.
La scuola vorrebbe essere un centro di promozione della cultura accessibile a tutti e la forma stessa del progetto vuole esserne l’immagine.
Con 6 containers si ottiene una scuola! Senza alcuno scarto!
Il nostro obiettivo é quello di creare un progetto modulare, riproducibile e facilmente assemblabile anche da manodopera locale che si integri nel paesaggio e nell’ambiente costruito preesistente (tradizionale) ma che sia anche comunicativo di un’immagine nuova, innovativa in modo che il luogo dove si fa cultura trasmetta l’immagine di novità, comfort, usabilità da parte degli utenti.
Abbiamo immaginato di strutturare l’insieme come un’aggregazione di tre moduli indipendenti che condividono e disegnano lo spazio comune.
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Lo Studio associato ha tutte le competenze, i requisiti e le risorse per poterti affiancare in questa nuova idea.